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Patenti - Speciali

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Un nuovo progetto dell’Anglat per agevolare i candidati nel conseguimento della patente

Passare dall’“occhio clinico” degli esperti ad un apparecchio che valuti oggettivamente l’idoneità alla guida delle persone disabili.
È questo l’obiettivo dell’Anglat, che ha presentato il Progetto “Valutatore delle potenziali forze residue dei candidati alla patente speciale”.
Forte dell’esperienza venticinquennale maturata in tema di trasporto e di mobilità e della collaborazione con i ministeri competenti l’Anglat si è impegnata in un progetto molto innovativo, che, una volta realizzato, cambierà profondamente il lavoro delle commissioni mediche locali con ripercussioni positive per i disabili che aspettano di conseguire la patente speciale.
Grazie alle nuove frontiere di ricerca, alle leggi più vicine ai bisogni dei cittadini, ai nuovi metodi riabilitativi, oggi sempre più persone disabili riescono ad ottenere l’idoneità alla guida. Proprio grazie a queste innovazioni si è potuto ridurre il gap tra le persone dichiarate idonee o meno alla guida.
Tali novità richiedono una specializzazione sempre più alta da parte dei componenti delle commissioni mediche locali.
In Italia queste strutture, deputate per legge a certificare l’idoneità alla guida delle persone che per età o malattia presentano una patologia invalidante, sono 120.
Nella maggior parte dei casi la valutazione circa i requisiti e le reali capacità da parte del candidato sono accertate esclusivamente con il solo “occhio clinico” da parte dei componenti della commissione.
Per questo motivo la nuova normativa ha indicato chiaramente “la possibilità di supportare la Commissione stessa con un’apparecchiatura tecnica opportunamente tarata che sia in grado di fornire certificazioni tecniche sull’idoneità di guida valutando le reali capacità residue di un soggetto affetto da grave handicap”, mettendo in evidenza l’importanza di estendere la possibilità di guida ai disabili gravi.
Attualmente in Italia le commissioni mediche locali dotate di un simulatore di guida sono soltanto 2 contro le 120 operative.
Il progetto “Valutatore delle potenziali forze residue dei candidati alla patente speciale” fornirà in comodato d’uso tre simulatori di guida alle commissioni mediche locali attualmente sprovviste e geograficamente lontane da quelle già dotate di tale strumentazione assicurando così un servizio più funzionale alle esigenze delle persone disabili soprattutto se portatrici di gravi disabilità.
Grazie al simulatore di guida e all’aiuto di personale professionale, le commissioni mediche locali potranno esaminare e valutare casi specifici, concretizzando così la possibilità di guida alle persone affette da grave deficit motorio (tetraplegia, distrofia muscolare, sclerosi multipla).